Malvina Podestà: Quando pop fa rima con hot: il mondo della Pop music tra perizomi e copricapezzoli

Sculettare, indossare vestiti succinti, essere sexy e sessualmente esplicite: queste sembrano essere le nuove regole della musica POP... Ma c'è chi non ci sta.

Rihanna, Beyoncé, Shakira, Miley Cyrus, Nicki Minaj, Kesha, Britney Spears... Queste artiste pop hanno fatto della provocazione e della sensualità il proprio credo.
I loro videoclip e le esibizioni live sembrano essere una continua lotta a chi mostra di più, a chi ostenta di più essere sexy e sessualmente appetibile.

Miley Cyrus è sicuramente la cantante che ha portato più all'estremo questa tendenza. Con il Twerk, ballo che letteralmente mima l'atto sessuale con un velocissimo momento di gambe e natiche, ha sconvolto e contagiato tutti. Le sue mise non sono da meno, come body ultra aderenti e trasparenti. E sebbene nelle ultime settimane abbia posato per servizi fotografici in una versione più seria ed adulta è davvero difficile vederla vestita con più che la biancheria intima.
Ma mosse sexy, strusciamenti e vestiti super hot sono indispensabili anche per altre stars.
Nel videoclip di Can't remember to forget you, atteso duetto di Shakira e Rihanna, una villa di lusso ospita le due dive che sfoggiano costumi molto scosciati e scollati e si strusciano tra di loro in modo davvero ammiccante.
Niente però in confronto all'ultimo singolo da solista della cantante barbadiana, Pour It Up dove ballerine sono impegnate in acrobatiche lap dance difronte ad una Rihanna in perizoma e copricapezzoli di diamanti.
Lascia poco all'immaginazione anche la rapper Nicki Minaj, che strizza le sue forme prorompenti in completini intimi molto audaci. La cantante classe 1984 è anche una grande amante del Twerk, a cui ha dedicato una canzone, e nel 2013 ha lasciato senza parole il suo partner musicale, Lil Wayne, saltando sopra di lui per un balletto very hot.
Come non citare poi due biondissime pop stars che hanno negli ultimi anni sfornato pezzi dance di grande successo, Britney Spears e Kesha. Anche in questi casi i ritmi tutti da ballare vanno di pari passo con look stravaganti e coreografie molto calde.
Ma anche chi ha felicemente messo su famiglia, come Beyoncé, si deve adeguare ai tempi. E la popstar texana da decisamente filo da torcere alle colleghe più giovani. Ai Grammy 2014 la sua esibizione di Drunk in Love, insieme al maritino Jay Z, è stata applauditissima. In lingerie firmata La Perla era mozzafiato e ha mostrato (molto esplicitamente) un lato B statuario!

Che mettere in mostra le proprie grazie sperando di fare più audience rispetto alle colleghe sia quindi il nuovo modo di fare pop? C'è chi dice no.
In particolar modo a dire no è l'artista inglese Lily Allen e lo fa proprio con una canzone. In Hard Out here, singolo dal ritmo allegro e molto orecchiabile, Lily ironizza sull'industria musicale, dove le donne sono diventate manichini sexy. Nel videoclip, dopo una liposuzione per eliminare i chili di troppo, la cantante viene catapultata su un set dove è un anziano manager a cercare di insegnarle le movenze giuste, tra ballerine nude e gestualità da bad girl.
"Se non sei una taglia 38 allora non sei carina, o sei ricca o sei brava a cucinare, dovresti perdere qualche chilo perché non riusciamo a vederti le ossa, dovresti sistemarti la faccia o finirai da sola" dice il testo della canzone, uno specchio tristemente ironico della nostra società.

Tutto ciò non è purtroppo una novità, nel 2009, ben 5 anni fa, Pink ci aveva avvertito: con Stupid Girl già denunciava la donna "stupida", magrissima, con seno rifatto, che vive per bella apparire e per compiacere gli altri.
E penso che proprio il video di Pink abbia colto a pieno il problema.
Quello che fanno le grandi popstars e icone di moda diventa qualcosa da imitare e copiare nella vita quotidiana. E questa immagine di donna perfetta e super sexy, esplicita e (esageratamente) erotica, si trasforma in un modello da seguire per avere successo ed essere apprezzate. Essere belle ed attraenti non è più qualcosa che si sceglie per se stesse ma è un obbligo per piacere agli altri.
Come nel video di Stupid Girl bisognerebbe riflettere di più anche sulla forte influenza che questa immagine di donna può avere sulle più giovani generazioni: essere una barbie in carne ed ossa potrebbe non essere più un sogno infantile ma diventare l'incubo di una vita.